Comunicato Stampa 27-10-2012 sulla
Realizzazione della Centrale a Biomassa nel Comune di Avigliano Umbro.
In relazione a quanto letto nel
comunicato pervenuto presso il Comune di Montecastrilli circa la costruenda
centrale a biomasse presso località Rena
di Avigliano Umbro, vogliamo precisare
quanto di seguito: essendo venuti a conoscenza dei contenuti del documento in
forma di comunicato stampa ed avendo partecipato all’incontro avvenuto nel
comune di Avigliano Umbro il giorno 9 Ottobre 2012 esprimiamo, con motivazioni
rafforzate da tale incontro, tutte le nostre perplessità relativamente alla
realizzazione della centrale.
Ci preme sottolineare che
l’autorizzazione è stata rilasciata dal comune di Avigliano Umbro solo ed
esclusivamente per la produzione di
energia elettrica senza nessun ritorno in termini di benefici sia economici che
ambientali per il nostro territorio.
Solo dopo le proteste della
popolazione e l’ordine del giorno del Comune di Montecastrilli redatto dopo la
discussione dell’interrogazione presentata dal gruppo Uniti per Montecastrilli
si sta cercando di limitare i danni, proponendo l’approvazione di una
convenzione con i proprietari della centrale per introdurre un sistema di
teleriscaldamento che dovrebbe essere finanziato con fondi regionale o
addirittura europei.
Tale ipotesi, solo ipotesi a
tutt’oggi, è di difficile realizzazione in quanto le capacità attuali della
centrale non sarebbero sufficienti per teleriscaldare quanto si spera, se non
autorizzando ad aumentare la capacità produttiva di energia, quindi altre al
danno anche la beffa, infatti per
teleriscaldare la zona artigianale e gli uffici del comune di Avigliano Umbro
la centrale necessiterebbe di bruciare quantitativi di materiale molto maggiori
rispetto all’attuale permesso.
Relativamente al problema del
traffico anche durante l’incontro dei due consigli comunali, (dove inspiegabilmente
non era presente la minoranza del comune di Avigliano Umbro che poi sarebbe la
stessa area della maggioranza del comune di Montecastrilli), abbiamo espresso
grande preoccupazione in quanto purtroppo questo è il risultato di una politica
miope dello sviluppo del territorio fatta negli anni 70 e 80 relativamente allo
sviluppo dei centri artigianali e della piccola industria che invece di potenziare
le zone già servite dalle reti infrastrutturali importanti, quindi con costi
urbanistici minori anche per i proprietari, si sono seguite logiche di
campanile che oggi paghiamo a caro prezzo sia dal punto di vista ambientale che
della sicurezza stradale, l’aumento del traffico pesante che ne seguirà anche dopo questa nuova
realizzazione, si riverserà sempre nei centri abitati di Castel Todino e
Farnetta.
In Conclusione esprimiamo con
questo comunicato tutta la nostra contrarietà
e nel condannare senza indugio atti vandalici incivili, sosteniamo la
popolazione che democraticamente si
sta mobilitando in difesa del nostro
ambiente di vita.
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